giovedì 12 aprile 2012

Europa e Italia; quando è la Cassazione a far valere i diritti

E' ancora fresca la notizia della procedura della Corte di Cassazione con cui si è riconosciuto alle coppie omosessuali il diritto ad avere un trattamento omogeneo a quello assicurato ai candidati.
Ancora più fresche sono le critiche mosse da vari esponenti laici e non a questa decisione.

la Cassazione, con una sentenza che certamente farà discutere, ha ritenuto irrilevante l’identità di sesso per la qualificazione di questo rapporto di coppia» - Francesco D'Agostino, presidente dei giuristi cattolici italiani -
Poichè ultimamente si sente sempre più spesso l'antifona "...per entrare in Europa"vorrei proporre un articoletto di mio pugno datato Maggio 2010 in cui è spiegato, in maniera sintetica, il punto di vista Europeo e le norme Europee che riconoscono i diritti coniugali a qualsiasi coppia.


In attesa di una legge che possa riconoscere i diritti per le coppie di fatto, i DICO, bloccati con la caduta del Governo di Centro Sinistra, mi sorge spontanea una domanda.
Possibile che non esista una linea guida da seguire, delle indicazioni da parte dell'Unione Europea?
Cercando in rete il primo risultato che emerge è che, nel 2003 il Parlamento Europeo approva una risoluzione sui diritti umani in Europa, conosciuta come Rapporto Sylla, la quale "ribadisce la propria richiesta agli Stati membri di abolire qualsiasi forma di discriminazione - legislativa o de facto - di cui sono ancora vittime gli omosessuali, in particolare in materia di diritto al matrimonio e all'adozione" e "raccomanda agli Stati membri di riconoscere, in generale, i rapporti non coniugali fra persone sia di sesso diverso che dello stesso sesso, conferendo gli stessi diritti riconosciuti ai rapporti coniugali, oltretutto adottando le disposizioni necessarie per consentire alle coppie di esercitare il diritto alla libera circolazione nell'Unione".

In Italia quanto è stato fatto quando nei Paesi Bassi il matrimonio omosessuali è aperto dall'Aprile 2001 in aggiunta al riconoscimento delle Coppie di Fatto, in Belgio dal 2003, con possibilità di adozione dal 2006 ed in Spagna dal 2005?
Senza contare i Paesi dell'UE che riconoscono le unioni civili sono 11 in aggiunta ai tre dov'è riconosciuto il matrimonio, contro 7 Paesi in cui i matrimoni Omosessuali sono Proibiti per legge…neanche fossero delle poiane che vanno a rubar galline.

Siamo nel 2010 e sono stati presi dei provvedimenti.
Difatti gli onorevoli usufruiscono, come i giornalisti, di alcuni diritti come la Cassa mutua sanitaria ma in più possono trasmettere la pensione di reversibilità al partner sopravvissuto.
Inoltre, le coppie non sposate di parlamentari, hanno anche il diritto all'adozione di minori. Ne usufruirono già Palmiro Togliatti (1893 - 1964) e Leonilde Iotti (1920 - 1999).
 L'articolo finiva con una nota di demerito e qualche timore ma visti i "passi avanti" fatti in questi due anni è doveroso concludere l'articolo con una nota di merito ed un augurio.

Finalmente (dopo soli 9 anni) anche in Italia viene riconosciuta la legittimità del matrimonio omosessuale. L'augurio è che, presto, anche in Italia questa forma di matrimonio sia possibile in ogni comune benchè la legge laica già lo permetta.
Per quanto riguarda l'astio cattolico c'è ben poco da dire; la legittimità della loro fede non può essere messa in discussione poichè neppure possibile provarla.


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